Radon
Questa sezione è dedicata all'attività di misurazione e progettazione delle azioni di rimedio e/o mitigazione relative ad elevate concentrazioni di gas radon indoor. L'attività è svolta a fine professionale e scientifico.
L'immagine in basso è l'ingrandimento al microscopio della superficie di un rivelatore passivo tipo CR39 in cui si vedono chiaramente le tracce nucleari lasciate dalle radiazioni a emesse dal decadimento del gas radon e dai suoi figli.
Lo scopo è quello di rendere chiaro il rischio da esposizione al gas: le radiazioni incidono la superficie del rivelatore, quasi ne attraversano lo spessore (1,5 mm)... possiamo immaginare quanto l'esposizione e quindi inalazione del radon e suoi prodotti di decadimento, possano danneggiare l'epitelio polmonare, soprattutto in prossimità degli alveoli, in cui lo stesso spessore è inferiore ai 15 micrometri e quindi provocare insorgenza di malattie respiratorie, come definito dal WHO e dal IARC, classificando il radon come seconda causa di morte al mondo per tumore polmonare, dopo il fumo da sigaretta.
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